L’addio a Francesco Montori.

Nella cripta del Santuario di Collevalenza si è  celebrato oggi il funerale di Francesco Montori, che si è spento ieri pomeriggio. Una numerosa schiera di fedeli, di amici e di estimatori del defunto hanno assistito alla cerimonia.  E’ giusto e doveroso ricordarlo soprattutto per i grandi meriti che ha avuto verso la nostra città, Todi,  per le grandi capacità manageriali che egli possedeva e che gli hanno  consentito ideare e realizzare iniziative che sicuramente molto hanno giovato alla nostra città.

Francesco Montori era venuto, giovane, da Acqualoreto e aveva studiato nel Liceo Jacopone. Ma subito dopo il diploma aveva iniziato il suo lavoro nel mondo del commercio, acquisendo subito le capacità e le competenze che gli hanno consentito subito di ideare una iniziativa che ha molto contribuito alla crescita di Todi e alla sua immagine in Italia. Ci riferiamo alla Mostra Mercato nazionale dell’Antiquariato che Montori ha creato e organizzato nella seconda metà degli anni sessanta, quando era poco più che trentenne, e che si tenne per quattordici anni in quello che oggi è conosciuto, per sua idea, come Palazzo del Vignola (il nome gli deriva, come è noto, dal portale attribuito al Vignola, e che allora era Il Seminario Diocesano ormai dismesso). Dopo il 1982, e il tragico incendio, i Todini non ricordano più l’importanza di quell’evento che pure fu centrale per l’immagine e la notorietà, a livello nazionale, di Todi. Montori seppe organizzarlo con grande capacità e curava personalmente ogni aspetto della manifestazione. Con  risultati del tutto positivi, soprattutto per l’incremento del turismo e per la notorietà che Todi ne ha derivato.

Il luttuoso evento dell’incendio ha naturalmente messo in secondo piano i positivi ricordi di quel periodo, e è giusto anche ricordare che il lungo iter giudiziario e soprattutto l’intervento in Parlamento del Ministro competente hanno evidenziato una carenza di fondo dell’impianto legislativo sulla sicurezza al punto che il Governo prese subito l’impegno di cambiare radicalmente la legge per renderla più adeguata alla realtà che in Italia si andava creando.

Nel frattempo, alla fine degli anni ’60, Montori aveva avviato un’altra iniziativa, anche essa molto  importante per il turismo, la costruzione dell’Hotel Bramante. Todi aveva allora due piccoli alberghi in città e giustamente Montori capì che occorrevano altre strutture ricettive più capienti e moderne. Da questa sua iniziativa nacque appunto l’Albergo che continua ad essere uno dei più importanti di Todi e che si è sempre tenuto al passo con i cambiamenti che il tempo e il variare del turismo hanno imposto. E Montori ha sempre seguito l’attività e lo sviluppo dell’Hotel che, ancora oggi, resta un esempio di accoglienza e di ricettività.

Queste due iniziative prese e realizzate da lui, meritano oggi di essere ricordate e sottolineate per i positivi aspetti che hanno avuto per lo sviluppo della comunità di Todi. Ma certamente le sue attività sono state molteplici e svolte sempre con la grande capacità nel campo della organizzazione, dell’ economia e della finanza che egli possedeva.

Giusto quindi sottolineare i suoi meriti e insieme, da allievi del  Liceo Classico, salutarlo con il nostro ‘Ave atque vale’ Addio e sta bene.