Dal PD di Todi. QUEL FASTIDIO CHIAMATO OPPOSIZIONE.


Apprendiamo col sorriso di essere stati definiti produttori di “farneticanti dichiarazioni” e “stupidi”, rispettivamente, dal coordinamento di Forza Italia e dal vicesindaco Ruspolini. Tralasciando le goffe considerazioni dell’ultima ridotta dei giapponesi (perché ciò è, ormai, la Forza Italia locale), capace di intervenire nel dibattito cittadino solo per emettere zuccherosi panegirici dedicati al sindaco (“è un bel sindaco! Un santo! Un apostolo” per citare Fantozzi) e all’assessora Baglioni, ci concentriamo sugli appunti mossi dal sommo statista leghista.È un fatto inoppugnabile, caro vicesindaco, che il punto vaccinale che aprirà lunedì prossimo a Ponterio lo farà con grande ritardo rispetto all’avvio della campagna vaccinale della regione Umbria, cominciata il 22 febbraio, oltreché  a parecchia distanza di tempo dai suoi pronostici e dai suoi annunci, smentiti impietosamente dalla cruda realtà dei fatti.Che sia chiaro: la responsabilità di questo penoso arrancare dietro le scadenze è tutta addebitabile a Ruggiano & company. Infatti, è stato proprio il sindaco che non si è preoccupato di organizzare il punto vaccinale nel nostro territorio quando era tempo, come ha fatto invece fatto il primo cittadino di Marsciano (che peraltro non gode certo delle nostre simpatiche politiche).Il Piano regionale di vaccinazione, infatti, è stato approvato il 31 dicembre 2020 (dgr n. 1319 del 31.12.2020). I comuni hanno avuto tutto il tempo di attivarsi tra gennaio e febbraio per realizzarlo mettendo a disposizione locali e interfacciandosi con la direzione del distretto sanitario. Il sindaco Mele lo ha fatto, Ruggiano no. Lo ha ammesso candidamente lo stesso Ruggiano il 28 febbraio scorso di non sapere nulla, scaricando maldestramente la colpa sulla struttura amministrativa dell’Ausl.Questo ha portato all’enorme ritardo con cui verrà aperto il punto vaccinazioni di Todi, quando ormai gli ultra ottantenni hanno quasi tutti fatto anche la seconda dose. Il plauso quindi non va ad un’amministrazione pasticciona e inconcludente, ma ai volontari che si sono messi a disposizione per garantire questo servizio alla comunità.Infine, è doveroso ricordare che ciò accade perché l’unico posto veramente adatto per l’attività di profilassi vaccinale sarebbe stato l’ospedale di Pantalla, chiuso, però, da più di un anno senza che la premiata ditta Ruggiano-Ruspolini (cui va aggiunta la consigliera Peppucci) abbiano mosso un dito.Caro vicesindaco, non crediamo ve lo abbia prescritto il medico, a lei e alla consigliera Peppucci, di fare annunci quotidiani con tanto di selfie sull’apertura del centro vaccinazioni. Visto, però, che vi siete così incautamente esposti, è dovere di una forza d’opposizione rilevare la vostra inconcludenza. È la prassi democratica, si rassegni.Per lei ogni atto di ordinaria amministrazione è un successo da celebrare con tanto di fanfare, mentre ogni intoppo è colpa dei burocrati cattivi. Ogni critica mossa al suo operato la vede come frutto di pregiudizi ideologici. Ci sarebbe piaciuto che avesse ragionato così anche sull’ospedale di Pantalla, togliendosi la casacca leghista e criticando l’operato della giunta Tesei. Non lo ha fatto, perché lei si ricorda di fare fronte comune solo quando le conviene.Noi del Partito Democratico, fin dall’inizio dell’emergenza pandemica, ci siamo posti in modo dialogante e propositivo. Senza le nostre denunce, peraltro, ispirate dalle lamentele di numerosi cittadini (anche non elettori di centrosinistra), probabilmente il punto vaccinazioni a Todi non lo avreste nemmeno attivato.Abbiamo ricevuto in cambio solo sarcasmo di bassa lega e becera ironia. Lei ha citato Oscar Wilde per attaccarci. Non pensavamo che uno scrittore socialista e libertario, finito in carcere per sodomia, fosse tra i suoi riferimenti intellettuali. Le rispondiamo proprio con una sua citazione da il “De Profundis”, che riteniamo molto appropriato dedicare a lei: “il peggior vizio è la superficialità”.
PARTITO DEMOCRATICO TODI–