Funzionamento del Comitato delle Frazioni:Simone Mattia Berrettoni (PD) spiega il suo voto contrario

Nella seduta di Consiglio Comunale tenuta in data 26 Febbraio 2020 sono stati portati all’attenzione del Consiglio quattro punti all’ordine del giorno: due varianti al P.R.G. parte operativa e parte strutturale, il Regolamento della Consulta delle Associazioni ed il Regolamento per l’istituzione e il funzionamento del Comitato delle Frazioni.

Finalmente quest’amministrazione di destra, dopo tre lunghi anni di elaborazione macchinosa, annunci, ripensamenti e smentite, è riuscita a partorire qualche regolamento. Nelle due sedute di commissione statuto e regolamenti precedenti al consiglio, il Partito Democratico ha avanzato richieste di modifica su svariati articoli che in un primo momento hanno trovato accoglimento, maggiormente da parte della Lega, ma che successivamente sono state totalmente disattese. In Consiglio sono stati portati regolamenti che davano l’idea di una possibilità di partecipazione maggiore dei cittadini alla vita amministrativa ma nel contenuto degli atti emergeva tutt’altro.

Un’amministrazione seria e responsabile, con un’idea chiara sull’utilizzo di strumenti partecipativi, non propone due regolamenti che hanno differenti criteri di democraticità interna. Come mai nella Consulta delle Associazioni “Il Presidente è eletto a scrutinio segreto dall’Assemblea fra i rappresentanti delle Associazioni iscritte” invece nel Comitato delle Frazioni “Assume la qualifica di Presidente il Sindaco o suo delegato” ?

Come mai nella Consulta delle Associazioni “E’ nominato Vicepresidente il componente dell’esecutivo che all’elezione riporta il maggior numero di voti” invece nel Comitato delle Frazioni “Il Presidente nomina nel corso della prima riunione il vicepresidente del Comitato delle frazioni e del territorio, che può scegliere anche non tra i membri della stessa” ?

Come mai nella Consulta delle Associazioni “La partecipazione e le cariche della Consulta sono incompatibili con altre cariche pubbliche di consigliere o amministratore regionale, comunale nonché con il mandato parlamentare” invece nel Comitato delle Frazioni “Non possono essere nominati componenti del Comitato: i consiglieri, gli assessori e i dipendenti del Comune; se non nella qualifica di Presidente a ciò nominato dal Sindaco, coloro che esercitano funzioni di rappresentanza del Comune presso enti e istituzioni esterne” ?

Potrei andare avanti con molto altro ma è chiara a tutti l’incapacità di questa amministrazione di destra di formulare atti amministrativi che non siano, in linea di massima, difformi tra loro, almeno nella struttura interna. Questa incapacità è dettata da logiche di biechi accordi fra le forze politiche. Questa amministrazione e questa maggioranza, in baffo alla possibilità di creare un vero strumento di partecipazione, ha preferito dare il “contentino” al consigliere Nulli. In questa logica io non ci sto. Nella discussione sul Comitato delle Frazioni sono stati presentati sedici emendamenti dalla Consigliera Massetti di cui due approvati all’unanimità, tre accorpati e undici respinti dalla maggioranza; un emendamento dal Consigliere Pennacchi approvato; cinque emendamenti dal Consigliere Pizzichini di cui tre approvati all’unanimità e due respinti dalla maggioranza.

La destra, su emendamenti di fondamentale importanza ha espresso parere contrario così da far risultare al momento dell’approvazione, a mio avviso, un regolamento ancora errato in molte parti. Ho votato contrario a questo regolamento perché non sono d’accordo sulla modalità di accesso al comitato alla quale vengono sottoposti i cittadini che ne volessero far parte, non sono d’accordo sull’individuazione del numero dei componenti né sull’individuazione delle cariche interne. Il regolamento approvato prevede che a scegliere i membri del comitato sia il Consiglio Comunale a suon di voti, una scelta che non trovo giusta e che fa emergere la volontà della maggioranza di blindare questo organismo, facendolo diventare referenziale alle scelte dell’amministrazione, inserendo solo e solamente propri referenti con la tessera di partito in mano.

Quel che più fa pensare a questo sono i criteri inseriti nel regolamento, che definiscono le possibilità e le modalità di presentazione delle candidature: aver compiuto diciotto anni, essere residenti nel territorio di riferimento, non essere in alcuna delle cause di ineleggibilità e incompatibilità alla carica di Consigliere Comunale e depositare presso gli uffici comunali una lettera di presentazione contenente i dati anagrafici. Null’altro. E’ chiara a tutti l’evidente volontà della maggioranza di scegliere chi inserire e chi no. Per quel che mi riguarda, al momento della votazione sulle candidature, mi asterrò dall’esprimere preferenza ad un nome o a un altro, ritenendo che non spetta a me nominare qualcuno in nome della partecipazione, soprattutto di fronte a questi fantomatici criteri. Sono convinto che elezioni libere e aperte a tutti i residenti, indette dall’amministrazione nei centri frazionali, sarebbe stata la modalità più giusta e che avrei condiviso.

La partecipazione non si può solo annunciare, deve esser fatta esprimere dal basso, non si può dirigere l’operazione dalle stanze del palazzo. Non condivido inoltre il numero dei membri, stabilito in ventiquattro in base a raggruppamenti. Credo che tutte le frazioni abbiano pari importanza e debbano avere un rappresentante che riporti le problematiche da affrontare nella certezza che per lo più chi vi abita ne conosca i problemi.

Inoltre sembra davvero surreale che a dirigere questo comitato debba essere un nominato dal Sindaco. Credo che sia più che normale, come in ogni comitato che tende alla partecipazione dei propri cittadini alla politica attiva, che i membri si scelgano da seil proprio presidente. Qui no! Decisione imposta.

Ben più grave risulta l’istituzionalizzazione di tutto ciò. Queste sono le motivazioni per le quali ho convintamente votato contrario, nel rispetto delle posizioni degli altri consiglieri e nella piena consapevolezza delle differenze che ci dividono o che ci accomunano.

Se il consigliere Nulli, insieme all’amministrazione e alla destra tutta, sono così “pieni di gioia e soddisfazione”per quello che hanno approvato e soprattutto rispetto a quanto portato avanti fino ad ora, non troveranno sicuramente una valutazione positiva né da me né da gran parte della cittadinanza.

La scelta di interrompere l’accoglienza di rifugiati politici fra cui i minori stranieri non accompagnati è stata e rimarrà una pagina buia della politica della nostra città. Negare volontariamente l’aiuto e l’accoglienza a chi ne ha più bisogno, a chi si porta nel cuore e sulla pelle i segni della guerra e della persecuzione è un atto infimo che non trova accoglimento nella mia convinzione di buona politica che mette al centro la persona, di qualsiasi estrazione e provenienza, e che sorregge i vulnerabili in ogni circostanza. D’altronde cosa aspettarsi da un’amministrazione che propone e una maggioranza che approva un regolamento del servizio di refezione scolastica per gli alunni dell’infanzia e delle scuole primarie nel quale stabilisce che agli alunni che non sono in regola con il pagamento della mensa rispetto all’anno precedente non verranno più serviti pasti, atto che non recupera con gli strumenti di legge il danno ma che lede i bambini, non considerando inoltre l’aumento esponenziale delle nuove povertà e la possibilità di trovare nella scuola un mezzo di contrasto a queste.

I dubbi sulla capacità di amministrare permangono anche quando si propone l’introduzione della tariffa puntuale nell’ambito della raccolta differenziata che risulta essere orfana di una vera e propria trasparenza da parte dell’amministrazione su quanto sia aumentato il costo per i cittadini e/o per il Comune e che con incontri tardivi con la cittadinanza non da risposte concrete. Un’amministrazione priva di una visione a breve e a lungo raggio di una politica di rilancio del centro storico, incuranti di un calo delle nuove nascite e di uno spopolamento costanti. Di questo e di tanto altro continuerò ad informare i cittadini in una convinta opposizione a tutto ciò.

Simone Mattia Berrettoni – Consigliere Comunale PD