Il PD sulle attività del neo consigliere Enzo Boschi

ESORDIO CON AMMISSIONE DI COLPA IN CONSIGLIO COMUNALE!

Comunicato del Partito Democratico

Il Consiglio comunale del 30 maggio scorso si è aperto con la presa d’atto delle dimissioni della consigliera comunale della Lega Signora Antonella Marconi e la surroga con il nuovo consigliere Signor Enzo Boschi. Pensavamo che a creare qualche imbarazzo per il gruppo della Lega sarebbe stato dover dare spiegazioni sulle motivazioni di carattere politico che hanno portato Antonella Marconi alle dimissioni. Motivazioni di cui si è avuta eco in prese di posizione pubbliche di altri esponenti leghisti tuderti che si sono dimessi, anche loro, dalle cariche di partito in polemica con l’attuale dirigenza locale e sono state confermate, dalla stessa Marconi, esplicitamente anche in colloqui privati. Invece, dopo aver glissato sulle questioni politiche interne, il maggior imbarazzo è venuto dall’ intervento del nuovo consigliere leghista, che, al momento del suo insediamento ha preso la parola per accampare scuse sulla sua inopportuna e indebita presenza negli uffici comunali dove svolgerebbe una presunta attività volontaria a servizio dell’attuale Vice Sindaco. Infatti egli stesso in Consiglio ha confermato che sono due anni che prende le richieste di intervento dei cittadini, prende nome, cognome e numero di telefono e, successivamente, telefona a quegli stessi cittadini per assicurarsi che l’intervento richiesto sia stato eseguito.

Dunque riepiloghiamo i fatti alla luce di ciò che ha dichiarato lo stesso Boschi in Consiglio Comunale. Due anni fa viene incaricato, come persona in quiescenza della pubblica amministrazione (è pensionato della Polizia di Stato) di svolgere la funzione di segretario del vice sindaco. Quindi, in quanto staff del vice sindaco non poteva che svolgere attività di segreteria al servizio, volontario, di Adriano Ruspolini e, in quanto tale, non può (non deve) tenere rapporti diretti con gli uffici, né, tanto meno, può impartire ordini agli uffici, perché non è legittimato a farlo da alcun incarico istituzionale (per inciso nemmeno un Consigliere Comunale può farlo) e non può acquisire informazioni sui dati personali dei cittadini che chiamano il comune per segnalare necessità di intervento sul territorio, perché non ha alcun rapporto istituzionale con l’amministrazione che è la sola autorizzata, per le finalità proprie, all’acquisizione e trattamento di questi dati. L’ incarico in questione è scaduto a settembre del 2018, da allora la presenza negli uffici comunali del collaboratore di Adriano Ruspolini, che ha ancora oggi a disposizione una postazione d’ufficio completa di computer e telefono, non ha più alcuna giustificazione. Il vice sindaco si è premurato di cercare di fugare i dubbi su questo modo di occupare le sedi istituzionali spiegando, in un intervento di stampa, che il Sig. Boschi sarebbe legittimato a svolgere l’attività descritta in virtù di un distacco dello stesso dall’ associazione “La Rosa dell’Umbria”. La cosa sarebbe comunque discutibile, se fosse vera, perché l’attività volontaria che svolgono i soci di quella associazione non ha nulla a che vedere con ciò che il Sig. Boschi fa negli uffici del Comune. Ma per averne la certezza abbiamo fatto accesso agli atti per conoscere i provvedimenti con cui questo incarico sarebbe stato dato. A più di un mese dalla richiesta, che dovrebbe essere evasa, al massimo entro dieci giorni, nonostante solleciti verbali e scritti, non abbiamo ottenuto alcuna risposta. È possibile​ allora che questi atti non ci siano proprio? D’altra parte nella convenzione in essere tra l’amministrazione e il Comune non v’è traccia di una simile forma di collaborazione. Dunque come potrebbe configurarsi l’attività volontaria del f. f. di segretario di Ruspolini? Il dubbio è che si configuri come un’attività politica, svolta da un esponente politico della Lega di Todi, in favore dell’assessore della Lega, in seno all’amministrazione, con l’utilizzo indebito delle risorse del Comune. Diciamo che potrebbe configurarsi come un’antica forma di costruzione del consenso politico, che si alimenta di clientele e che poco avrebbe a che vedere con il cambiamento di cui ci si riempie la bocca inutilmente! Andremo a fondo sul mancato accesso agli atti e sull’indebito utilizzo delle risorse comunali da parte di un estraneo all’amministrazione, soprattutto ora che il Sig. Boschi è un consigliere comunale e ancora meno di prima può​ svolgere attività gestionale di qualsiasi tipo.​

Gruppo Consiliare Partito Democratico.