Imprese a Perugia: crescono piano, ma cessazioni III trimestre 2018 diminuiscono

 

Il 30 settembre del 2018, la provincia di Perugia è arrivata a 72.701 imprese, appena lo 0,1% in più rispetto a dodici mesi fa, vale a dire 57 aziende in più. Il segnale più incoraggiante arriva però dagli ultimi mesi: tra luglio e settembre, infatti, la base imprenditoriale si è allargata di 110 imprese. Nel terzo trimestre 2017, sono state 673 le aziende fondate contro le 563 cessate. Non così bello il dato se rapportato al terzo trimestre del 2017: 13 imprese nate in meno, -1,9 punti percentuali. A fare da contraltare, ci sono le molte cessazioni in meno, -10%, ossia 61 imprese in meno che sono uscite dal mercato.

I dati sono stati diffusi dalla Camera di Commercio di Perugia e sono stati analizzati dal presidente della Camera di Commercio perugina, Giorgio Mencaroni: “La prima cosa da dire è che la base imprenditoriale della nostra provincia si allarga, e questo ci conforta, ma procediamo lentamente, appena lo 0,15% in più, con dati inferiori al resto dell’Umbria (+0,19%) e all’Italia (+0,20%)”. Fase di stallo, di stasi. Il tessuto imprenditoriale perugino non riesce a emergere in fase di crescita.

Ancora Mencaroni: “In fase di avvio, nel terzo trimestre, le imprese sono più o meno le stesse di un anno fa, 673 contro 684, ma è molto positivo il dato delle chiusure, passate in un anno da 624 a 563”. Nell’ultima parte del 2018, si conferma la progressiva ridistribuzione dei rapporti tra le forme giuridiche diverse delle aziende della provincia. Le società di capitali sono 17.270 (+0,71%), quelle di persone hanno toccato il minimo (16.033). Le imprese individuali non hanno fatto registrare grandi cambiamenti, attestandosi a quota 37.419 (+0,03%).

Vediamo anche i settori produttivi. Buona progressione per chi fornisce energia elettrica e gas (+9%), così come per noleggio, agenzia di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+4,3%). Ottimo il bilancio della sanità e dell’assistenza sociale (+6,8%). Stabili agricoltura, silvicoltura e pesca (+0,1%). In ribasso invece costruzioni (-1,1%), commercio all’ingrosso e al dettaglio (-1,2%) e attività manifatturiere (-0,7%).