L’Amministrazione Comunale di Todi ha diffuso un comunicato stampa fuorviante riguardante un maggior orario di apertura del Tempio di San Fortunato.
Orari di apertura più ampi in questa stagione, peccato che la nota dell’Amministrazione non dice che la Chiesa del Santo Patrono, da ottobre a marzo sarà quasi sempre chiusa! Sarà aperta soltanto nei fine settimana (venerdì mattina 10.00-13.00, sabato e domenica 10.00-16.00), così come indicato nel sito web dei gestori, cosa mai accaduta nella storia del Tempio tuderte.
Se quest’Amministrazione considera il monumento tra i più prestigiosi ed importanti dell’Umbria, come può chiuderlo totalmente 4 giorni e mezzo per sei mesi l’anno?! Vista l’importanza del tempio, il quale viene visitato anche come luogo di culto, l’apertura deve essere garantita almeno 6 giorni la settimana tutto l’anno come è sempre stato effettuato e così come avviene per il Duomo e Santa Maria della Consolazione.
Il comunicato stampa, stranamente, non ci da informazioni sulle presenze e sugli orari di apertura degli altri spazi del circuito museale di Todi. Forse perché il Museo Civico e le Cisterne Romane, nei giorni feriali, rispetto al passato, hanno dimezzato il loro orario di apertura! Il Museo Civico nei giorni feriali è aperto solo la mattina. Le Cisterne Romane i mesi di aprile, maggio e settembre sono aperte solo il pomeriggio.
Il monumento archeologico, ad esempio, è tra i monumenti più visitati del circuito museale, tenerlo aperto ad intermittenza risponde alle reali esigenze dei visitatori?!
Oltre a ciò questi spazi, così come per il Tempio di San Fortunato, da ottobre a fine marzo, saranno praticamente chiusi, aperti solo nei week-end.
In conclusione l’Amministrazione Comunale apre con orario maggiore San Fortunato a primavera ed in estate ma lo chiude di più in autunno e in inverno, riducendo gli orari degli altri spazi del circuito museale tutto l’anno.
I Servizi Turistici del Comune di Todi non sono affatto migliorati come vogliono farci credere, ma si sono ridotti notevolmente, impoverendo l’offerta per i visitatori della città! Se questo è saper soddisfare le esigenze del turismo moderno ed internazionale che da tempo non risponde più a logiche stagionali……. Considerando che dal 1 gennaio 2018 Ruggiano ha istituito la Tassa di Soggiorno, balzello iniquo e sbagliato che impone ai nostri operatori del settore di fare da esattore delle tasse per il Comune e, oltretutto, l’offerta per i turisti della nostra città si impoverisce, è chiaro che qualcosa non torna!
Manuel Valentini-Capogruppo Pd
Abbiamo letto con interesse l’intervento della Presidente dell’associazione commercianti Nunzia Frustagatti, la quale, in un comunicato stampa ha sottolineato come le tante iniziative dell’ultimo anno abbiano contribuito a ridare vita al centro storico. Non riteniamo di contestare tali affermazioni, che, se espresse, saranno certamente frutto di una posizione comune a tutti i commercianti del centro storico. Il punto è esattamente quello sottolineato dalla Presidente Frustagatti. In un anno sono stati spesi centinaia di migliaia di euro per decine di eventi che si sono svolti quasi esclusivamente nel cuore del centro cittadino. Iniziative finanziate con i soldi di tutti i contribuenti ma rivolti sostanzialemete solo ad una parte della città. Todi, peró, non è solo Piazza del Popolo, così come i commercianti e le attività ricettive non sono solo quelle del centro. Spiace quindi che tali banali considerazioni non siano alla base delle riflessioni della Confcommercio cittadina, che si dice entusiasta e soddisfatta citando solo una parte della propria categoria. Noi continuiamo a sostenere l’idea che non vi sia una Todi di serie A ed una di serie B. Che le frazioni e i suoi abitanti meritino rispetto quanto quelli del centro e che le iniziative finanziate con i contributi pubblici dovrebbero quanto possibile essere spalmate sull’intero territorio. I cittadini delle frazioni non si accontentano semplicemente tagliando l’erba una volta l’anno, ammesso che la si tagli! Servono politiche in grado di rilanciare l’intero territorio, partendo dal presupposto che il centro storico da solo non può reggere l’intera economia cittadina. Invitiamo pertanto l’associazione commercianti e la sua presidente a valutare le azioni amministrative nel complesso degli effetti che hanno sull’intera categoria e a battersi affinché sempre più si ragioni nell’interesse di tutta la città di Todi.
Un intervento ampio ed informato del dott. Alfonso Gentili sulla chiusura del Tribunale a Spoleto e la modifica delle competenze territoriali. e sulle iniziative necessarie per riportare a Todi la sede del tribunale
In questi giorni leggo con molta attenzione le affermazioni dei vari esponenti politici, sia di maggioranza, sia di opposizione sulla questione da noi sollevata relativa al Todi Festival – precisa il commissario cittadino Lega , Toni Aiello – Premesso che il partito democratico, o meglio quello che rimane del partito democratico visto non solo il risultato elettorale, ma anche le diversità che emergono quotidianamente in consiglio comunale, continua a recitare, peraltro anche male, un copione scritto peggio nel quale piace disquisire sui toni arroganti della Lega e sull’ipotetico cambio di leader da parte della maggioranza.
Il consigliere con delega alle manutenzioni Andrea Nulli, alla disperata ricerca di un po’ di visibilità, si trova addirittura costretto a promuovere atti amministrativi già esistenti cercando di farli passare come frutto del proprio impegno. Egli, infatti, fiero e baldanzoso, ha presentato nei giorni scorsi un odg sul baratto amministrativo, strumento introdotto a livello nazionale nel 2014 grazie ai governi di Centrosinistra (con il cosiddetto “decreto Sblocca Italia”) e nella nostra città grazie all’operato della passata amministrazione . Il regolamento che lo disciplina, infatti, è stato approvato dalla massima assise comunale nel lontano 2015.
Un regolamento comunale per il baratto amministrativo già esiste. Il punto non è farne uno nuovo, quanto piuttosto applicare quello esistente.
PEZZI MAI ESPOSTI PRIMA E RESTAURI IMPORTANTI
Non solo una manager ‘dura’ e corretta ma anche una donna che è riuscita a rivoluzionare l’immagine in grigio degli amministratori delegati con il suo mix esplosivo di fermezza e sensibilità, fascino e piglio manageriale. Questo è il ritratto di Marisa Bellisario alla quale sarà intitolata la nuova sala espositiva di palazzo Ranieri di Sorbello, in via Alessi 3/A, sede dell’Istituto italiano design di Perugia. La cerimonia si svolgerà lunedì 9 luglio alle 18, nel giorno dell’83esimo anniversario della sua nascita, alla presenza di Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario, e delle socie e ‘mele d’oro’ umbre, ovvero le donne insignite del premio Marisa Bellisario che ogni anno assegna la mela d’oro a coloro che si sono distinte nella professione, nel management, nella scienza, nell’economia, nel sociale, nella cultura e nell’informazione, nello spettacolo e nello sport, sia a livello nazionale che internazionale. A precedere l’inaugurazione ci sarà un incontro con Lella Golfo, alle 17.30 nella sala Rossa del Comune di Perugia, moderato da Adriana Velasquez, rappresentante in Umbria della Fondazione Marisa Bellisario, e a cui parteciperanno per il Comune di Perugia il sindaco Andrea Romizi e l’assessore alla cultura Maria Teresa Severini.
Il tempio di S.Maria della Consolazione, capolavoro architettonico e gioiello rinascimentale incastonato all’ingresso della nostra città, torna libero dalle impalcature necessarie alle opere di manutenzione straordinaria.
Un parco di tre ettari, un nuovo polmone verde nell’area di Pian di Massiano, con un paesaggio che riprende la tipica vegetazione umbra e un teatro e un’arena che possono accogliere eventi aperti alla città. Un parco che ospiterà la nuova sede del Gruppo Barton e i suoi oltre cento collaboratori anche all’interno di una villa del 1600 completamente recuperata e restaurata. Tutto questo è il Barton Park, un progetto fortemente voluto dai fratelli Mauro e Silvano Bartolini e presentato alla città martedì 3 luglio, alla presenza del sindaco Andrea Romizi che ha elogiato l’iniziativa definendola «un patrimonio per tutta Perugia».


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