MUSEO NAZIONALE ETRUSCO DI VILLA GIULIA

 

Il Museo Civico Archeologico e la Pinacoteca “Edilberto Rosa” sono ospitati,
insieme all’Archivio storico e alla Biblioteca Comunale, nei locali nell’ex Collegio
Boccarini in origine convento francescano del XIII-XIV secolo dotato di chiostro a
doppio loggiato realizzato nel XVI secolo.
L’esposizione museale distribuita su tre piani, raccoglie le testimonianze di Ameria
dal periodo preromano a quello della completa romanizzazione del centro, fino alla fase altomedievale. La sezione più antica ospita, accanto a materiali dell’importante
sito del santuario preromano di Pantanelli, i materiali di un’antica necropoli di età
ellenistica, rinvenuta nel 2011 poco distante dalla cinta muraria.
I primi utilizzi della necropoli risalgono al IV-V secolo a.C. Il sito ha restituito ricchi
corredi funerari, con presenza di oreficerie, monete ed altri materiali di pregio che denotano la presenza di traffici commerciali che mettevano in contatto gli umbri di
Ameria con il mondo ellenico.
La tomba più ricca ha restituito una stratificazione di corredi funerari dal IV secolo al
I secolo a.C. ed una abbondanza di specchi e recipienti in bronzo per banchetto.
Nella necropoli fu rinvenuto anche lo scheletro di un cane, sepolto accanto alla tomba
di un bambino.
Al primo piano un reperto di rara bellezza e di eccezionale interesse accoglie il
visitatore: è la statua bronzea del generale romano Nerone Claudio Druso, detto
Germanico, rinvenuta nel 1963. Alta più di due metri, è armata e coperta da una
corazza riccamente decorata.

Un’installazione multimediale, realizzata dalla Mizar di Paco Lanciano, “fa parlare”
la statua del generale Germanico. Una parete in movimento con più immagini, video e fotografie che rimandano alla storia del Germanico e alla storia romana di Amelia.
Una gestione sincronizzata di luci e audio fuori campo con un forte effetto
immersivo.
Contribuisce, infine, alla ricostruzione della romanizzazione di Amelia una ricca
collezione di iscrizioni e basi funerarie, testimonianza di illustri famiglie amerine tra
cui la Gens Roscia citata da Cicerone, di capitelli e di numerosi altri reperti che ci
raccontano la storia del fiorente municipio. Spicca per bellezza e raffinatezza l’ara
cosiddetta di Dioniso: un bellissimo esemplare in marmo risalente al I secolo d.C.
sulla cui fronte è scolpita la leggendaria nascita del dio, nonché una lastra marmorea
databile in età augustea rinvenuta nel 2012.

Il ciclo Storie di Persone e di Musei
La conferenza rientra nel ciclo di incontri “Storie di Persone e di Musei”, finalizzato al
perseguimento dello spirito della Convenzione di Faro (2005) sul valore dell’eredità culturale
per la società e, al contempo, ispirato al “decalogo per un Museo che racconti Storie
quotidiane” di Orhan Pamuk, per dare spazio e voce alle molteplici realtà culturali locali che
popolano il territorio di cui il Museo di Villa Giulia è stato ed è tuttora interprete. Lo scopo è quello
di mettere a disposizione degli amministratori locali e dei curatori di raccolte civiche di interesse
archeologico presenti nelle regioni del Lazio, dell’Umbria e della Toscana un luogo in cui poter
raccontare la loro esperienza di valorizzazione non tanto dalla prospettiva delle “cose” quanto,
piuttosto, da quella delle “persone”, intese sia come operatori museali che come fruitori culturali, in
modo tale da far convergere l’attenzione anche sulla dimensione immateriale della nostra eredità
culturale e sulle persone che, a vario titolo, “desiderano” identificarsi in tali valori.
L’iniziativa rientra nella programmazione dell’Anno europeo del patrimonio culturale (2018) e
ha ottenuto il patrocinio dell’International Council of Museum (ICOM) sezione italiana.

La partecipazione all’iniziativa così come l’ingresso al Museo per i partecipanti
alle conferenze saranno eccezionalmente gratuiti, fino ad esaurimento dei posti
disponibili.