Il Todi Festival sta vivendo una grave sofferenza, ma non possiamo curarla con un’aspirina

 

In questi giorni leggo con molta attenzione le affermazioni dei vari esponenti politici, sia di maggioranza, sia di opposizione sulla questione da noi sollevata relativa al Todi Festival – precisa il commissario cittadino Lega , Toni Aiello – Premesso che il partito democratico, o meglio quello che rimane del partito democratico visto non solo il risultato elettorale, ma anche le diversità che emergono quotidianamente in consiglio comunale, continua a recitare, peraltro anche male, un copione scritto peggio nel quale piace disquisire sui toni arroganti della Lega e sull’ipotetico cambio di leader da parte della maggioranza.

Lascio al PD questo gioco politichese, tipico del passato mentre noi continuiamo il nostro percorso accanto al popolo tuderte. Basta parlare con i cittadini, basta vedere i dati delle vecchie gestioni del festival per comprendere chiaramente che è un target che non funziona più. Affermare tali concetti non è brutalità, ma avere a cuore il futuro della città ;per questo i cittadini hanno scelto il centro destra, bocciando la coalizione di centro sinistra, dopo un solo mandato amministrativo. Nella vita come in politica bisogna avere il coraggio di fare delle scelte, il mero sopravvivere non appartiene al nostro modo di intendere e di gestire la cosa pubblica. Tranquillizzo il PD: il sindaco di Todi è Antonino Ruggiano, noi facciamo parte della coalizione che ha vinto le elezioni sottoscrivendo un programma, noi vogliamo rilanciare la nostra città ridando quel ruolo che merita per storia e tradizione dopo essere stata umiliata e trascurata per decenni dalle faide dei partiti che hanno amministrato la città e la regione. Se questo è essere brutale allora siamo brutali, ma per favore finitela con la storiella della crisi di maggioranza e con cambio delle line politiche del comune, questo modo di agire non solo non mi appartiene ma ricorda quel passato che vogliamo al più presto accantonare e che i cittadini non solo di Todi hanno chiaramente bocciato. Il sottoscritto non ha mai parlato del programma culturale del festival, tali decisioni spettano al direttore artistico che si assume tutte le responsabilità, ho detto e ribadisco che tale manifestazione, così come è programmata e sviluppata, non ha più senso. Per essere ancore più chiari il Todi Festival non sta sicuramente vivendo un periodo felice, noi non possiamo curare tale grave sofferenza con la semplice aspirine servono rimedi importanti e decisivi che impongono scelte coraggiose per cambiare rotta e ridare alla città una manifestazione culturale degna di Todi; in caso contrario, meglio investire il denaro pubblico in altre iniziative. Sono sicuro, tuttavia, che tutta la maggioranza, condivide tale impostazione, che ripeto soprattutto per chi non vuole capire – leggi il pd – non è una posizione della Lega, ma di tutto il centro destra.

Todi 11 luglio 2018

Il commissario lega Todi

Avv Antonio Aiello